In un interessante e partecipato webinar è stata presentata la Raccomandazione dell’OCSE sull’alfabetizzazione finanziaria. Un evento molto importante promosso dal Comitato Edufin (Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria) e organizzato dalla Delegazione Permanente dell’Italia presso l’OCSE, che ha visto gli interventi di:
- Pier Paolo Baretta, Sottosegretario, Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- Annamaria Lusardi, Direttore del Comitato Edufin, University Professor of Economics and Accountancy, George Washington University School of Business (GWSB); Academic Director, Global Financial Literacy Excellence Center;
- Chiara Monticone, Senior Policy Analyst, OCSE.
La Raccomandazione sull’alfabetizzazione finanziaria, adottata dal Consiglio OCSE a livello ministeriale il 29 Ottobre 2020, ha l’obiettivo di supportare governi, autorità pubbliche e altri soggetti nel progettare, attuare e valutare le politiche di alfabetizzazione finanziaria.
Secondo quanto riporta la Raccomandazione, per alfabetizzazione finanziaria s’intende l’insieme di consapevolezza, conoscenze, competenze, atteggiamenti e comportamenti in materia finanziaria, necessari alla realizzazione di decisioni finanziarie valide e in definitiva al raggiungimento del benessere finanziario individuale.
La Raccomandazione presenta al suo interno diversi punti da perseguire, per cui si raccomanda ai Paesi aderenti di:
- adottare e attuare strategie nazionali per promuovere un approccio duraturo e coordinato in materia di alfabetizzazione finanziaria. Uno dei punti su cui devono essere impostate le strategie nazionali è il riconoscimento dell’importanza dell’alfabetizzazione finanziaria – adottando normative in materia se del caso – e la definizione della sua portata a livello nazionale, considerando esigenze e carenze nazionali identificate;
- sviluppare programmi di alfabetizzazione finanziaria per sostenere i processi decisionali in materia di risparmio, investimento e pensioni, per favorire l’assunzione di decisioni corrette in materia di credito e incoraggiare le persone ad evitare situazioni di eccessivo indebitamento e per facilitare le decisioni sulle questioni assicurative;
- prendere tutte le misure necessarie per garantire l’efficace realizzazione di programmi di alfabetizzazione finanziaria e tramite l’impiego di una grande varietà di canali e mezzi per raggiungere un vasto pubblico.
L’Italia, come risulta da recenti analisi, presenta ancora un gap formativo rispetto ai maggiori Paesi industrializzati ancora considerevole, anche se negli ultimi anni si è fatto molto per aumentare l’educazione finanziaria delle famiglie italiane. Si sono ottenuti ottimi risultati con le varie iniziative del Comitato Edufin in termini di partecipazione crescente a un numero sempre più alto di eventi, organizzati da istituzioni pubbliche e enti privati. A tale proposito si vedano il Rapporto CONSOB 2020 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, e la trasmissione televisiva BFC Education – BlueAcademy. Puntata 38. Appunti dal Mese dell’educazione finanziaria.
Ci vogliono leader visionari per abbracciare e promuovere l’alfabetizzazione finanziaria – afferma la professoressa Annamaria Lusardi – i suoi benefici si vedono solo nel tempo e spesso nel lungo periodo. Questo è stata l’OCSE, possiamo definirla un ‘leader visionario’. Ho nel mio ufficio la copia del rapporto sull’alfabetizzazione finanziaria dell’OCSE del 2005, Improving Financial Literacy: Analysis of issues and policies, e ricordo l’incontro che si fece subito dopo la crisi finanziaria, qui a Washington, nel 2008 e che diede via al INFE ovvero l’International Network on Financial Education Education. Le crisi hanno dato un grande impulso all’educazione finanziaria, ma io continuo a ripetere che l’educazione finanziaria non è una risposta alla crisi ma al mondo che cambia. Le crisi rendono l’educazione finanziaria più urgente perché mettono bene in evidenza i costi dell’ignoranza finanziaria.
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